ALCOVA Un gioiello gourmand tra i Sassi di Matera

ALCOVA Un gioiello gourmand tra i Sassi di Matera

Io vado pazza per Tiffany… specie in quei giorni in cui mi vengono le paturnie… così diceva Audrey Hepburn, nei panni di Holly Golightly,la protagonista dell’indimenticabile film Colazione da Tiffany. E alzi la mano chi voi non si fa mai prendere da qualche leggera paturnia? A me è capitato settimana scorsa. Ma non trovando un aitante cavaliere che mi accompagnasse in qualche gioielleria per acquistare un anello o un collier di brillanti mi sono accontentata di fare un colpo di telefono alla mia amica Valeria (Vale, scherzo ovviamente! 😉 per concederci una cenetta gustosa in un posto sofisticato e rilassante.

Galeotto fu l’invito di Mario David, lo chef di Alcova, che ci ha risollevate subito il morale avvolgendoci in una nuvola di beatitudine con i suoi piatti stellari. Incastonato, come una gemma preziosa, tra le storiche mura del luxury hotel “Palazzo del Duca”, il ristoranteAlcovaè un vero e proprio gioiello gourmand. Gode di un panorama mozzafiato sui Sassi di Matera. Di sera, nel silenzio assoluto, la vista della basilica di San Pietro Caveoso, tutta illuminata, vi ruberà il cuore.Una volta varcata la soglia d’ingresso del locale stropiccerete gli occhi pensando di essere dentro un sogno. Stress e preoccupazioni spariranno come per incanto. Sarete immerse in un’atmosfera raffinata in un mix di sorprendenti colori tenui dove le candide tovaglie si sposano perfettamente con il beige delle pareti. La sala è una grotta completamente scavata nel tufo. Musica soft in sottofondo, fili di lucine sospese al soffitto, calice di vino in mano e vi giuro che saremmo rimaste per ore sedute a quel tavolo.

Ma veniamo al menù composto da una serie di portate che recuperano le ricette del territorio, esaltando i sapori e gli ingredienti locali, con quel tocco di creatività in più che ammalierà il vostro palato. Qualche esempio? Il Gambero con arancia, kiwi e cipolla caramellata o il saccottino di pasta fillo con ricotta e mirepoix di verdure. Indimenticabile il baccalà in tempura, in crosta di peperone crusco, servito su di un letto di purè di fave. Un vero e proprio viaggio nel gusto.
“La mia è una cucina di contrasti e di equilibri. Profuma di ricordi legati alla mia infanzia a Montescaglioso. Da bambino mi mettevo seduto su di uno sgabello e osservavo la mia mamma e la mia nonna che impastavano il pane. Ricordo che ne facevano tantissimo. Eravamo una famiglia numerosa, di nove figli. Loro sono state le mie cuoche. Due donne straordinarie che mi hanno fatto innamorare di questo lavoro.”

Tra i primi, invece, si contendono la scena il Raviolo in farcia di bufala con crema di formaggio podolico e tartufo e la pasta ripiena di branzino e salsa di scampi profumata agli agrumi. Invece, per la scelta del nettare di Bacco lasciatevi consigliare dal loro sommelier, un vero esperto della ricca cantina charmant.

Da golosone impenitenti,non ci siamo tirate indietro nemmeno di fronte al dolce con ricotta di pecora, noci e cannella. Solo a ripensarci mi viene la bavetta alla bocca.
“I miei piatti partono da ricette semplici che con il tempo ho personalizzato passando attraverso una serie di esperimenti in giro per il mondo. Sono stato a New York, Los Angeles, Toronto. Ho lavorato anche nella cucina di una nave da crociera sul Nilo e poi ai Caraibi. Ma il posto che mi ha colpito più di tutti sono state le isole Mauritius, perché lì hanno una cucina molto simile a quella lucana in quanto utilizzano molti legumi: ceci, fagioli, cicerchia.”

L’eleganza, il relax ovattato, la quiete, i sapori e i profumi che questo posto saprà regalarvi difficilmente riuscirete a trovarli altrove.

di Federica Bijno
Foto Valeria Cinnella

CONTATTI
Alcova Ristorante
Via Muro, 50
Matera
Tel  333-4885779
Ig @ristorante­_alcova
Fb https://www.facebook.com/AlcovaRistorante/

 

 

ACHENI Cucina ed eventi privati

ACHENI Cucina ed eventi privati

Instagram può essere un mondo meraviglioso, soprattutto se ti fa scoprire delle chicche incredibili e ti dà la possibilità di intrecciare amicizie che da virtuali diventano reali.
Ed è grazie a questo straordinario social che ci siamo imbattute nel profilo di “Acheni”, nato dalla creatività di due giovani ragazze unite dalla passione per la cucina.
Oggi vi raccontiamo la loro storia che ci ha conquistate sin da subito. Una storia di cuore e di coraggio che profuma di libertà. Quella di Francesca ed Hélène, due bianchi ombrellini di Tarassaco trasportati dal vento verso i loro sogni.
“Sei anni fa abbiamo avuto l’opportunità di frequentare ALMA, la scuola di cucina italiana capitanata, all’epoca dal Maestro Marchesi. È stato lì che ci siamo incontrate per la prima volta.”
A queste due talentuose chef va il merito di aver portato a Matera un progetto originalissimo, quello delle Supper Club. Una sorta di appuntamento al buio dove dieci commensali s’incontrano per la prima volta attorno al tavolo di una prestigiosa dimora materana.
“Queste cene segrete hanno il meraviglioso potere di unire il calore di una casa alla possibilità di fare nuovi incontri dai quali possono nascere nuove amicizie, collaborazioni e, perché no, anche amori.”Una tendenza che sta spopolando all’estero e nelle principali città italiane. Un nuovo modo d’intendere la convivialità e l’uscita a cena che invita a lasciarsi andare per scambiare quattro chiacchiere con i propri vicini di gomito.

“Dopo aver lavorato in giro per ristoranti stellati, nazionali ed internazionali, abbiamo deciso, in Spagna, di salire su di un caravan Eriba del’69 sul quale preparavamo e vendevamo icone dello streetfood nazionale. Questo ci ha regalato una nuova visione della maniera in cui volevamo svolgere la nostra professione: non eravamo più disposte a rimanere chiuse fra quattro mura, non appartiene al nostro modo di vivere in continuo spostamento. Questo è stato il presupposto fondamentale che ci ha portate a scegliere il Supper Club come modus operandi.”Nulla è lasciato al caso durante l’organizzazione di queste serate. Francesca ed Hélène amano curare ogni dettaglio con stile ed eleganza: dalla scelta della location al menù, dalla carta dei vini sino alla mise en place.
“Non sappiamo mai cosa ci ispirerà: se una pianta nuova, un incontro ravvicinato con qualche animale selvatico, delle ricette antiche e quasi dimenticate o un viaggio. Ogni volta c’è un elemento diverso che prende il sopravvento e ci guida alla stesura dei nostri menù. La cosa fondamentale è non giudicarsi. Lasciamo che la tecnica s’impadronisca delle idee in modo da sviluppare sempre nuovi piatti.”

Per quanto ci riguarda l’esperienza del Supper Club è stata superata a pieni voti. Impossibile dimenticarela bellezza della mansarda che ci ha ospitato, il gusto di quei piatti che hanno fatto danzare le nostre papille al ritmo dei brani blues in sottofondo,la complicità che si è subito creata con gli altri ospiti, la faccia di Valeria mentre gustava il suo semifreddo al caffè o quella di maritino quando mi intimava di smettere di mangiare altrimenti sarei tornata a casa rotolando.
Se anche voi avete voglia di vivere quest’esperienza magica, o di aprire le porte della vostra casa per ospitare questo evento, vi consigliamo subito di contattare le ragazze di Acheni. Potete mandare una mail o scriverle direttamente su Instagram e Facebook. Sotto vi lasciamo tutti i contatti e il menù della serata.
Ma fatelo subito prima che i posti finiscano sold out. E poi non dite che non vi avevamo avvisato, eh?! 😉

CONTATTI

ACHENI
Cucina ed Eventi privati
achenicucina@gmail.com
Ig @achenicucina
Fb A C H E N I 

MENU
Benvenuto / cocktail gin e finocchietto selvatico accompagnati da pane al malto fatto in casa, pollo speziato al sale, maionese all’arancia e lattuga fresca.
Prima Portata / verdure invernali endemiche e tuorlo d’uovo cotto a bassa temperatura (Cavolo rapa Glassato, topinambur e crema di sesamo, senape selvatica e citronette).
Seconda Portata / polpettine di pane al profumo di menta e agrumi, panna al limone e Sezioni greggio di rapa bianca lunga.
Portata principale / controfiletto di podolica cotto con burro al caffè, joux, sponsali brasati, caprino fresco
Pre dessert / gelatina sferica di Acqua di pomodoro trasparente, Lampone fresco, basilico cristallizzato
Dessert / ananas infornato con sciroppo di spezie, gelato al latte
DOPO cena / semifreddo al caffè, croccante di mandorle e meringhe Accompagnato da cioccolata calda al caffè e nocciole TOSTATE
VINI
– Villa Santera, Leone de Castris (Primitivo 100% vinificato rosato)
– Tittà, Masseria Cardillo (aglianico e primitivo, rosso corposo)
– 11 Filari, San Marzano (Primitivo di Mandria dolce naturale, vino da meditazione)

Burro Salato Il bistrot che non c’era

Burro Salato Il bistrot che non c’era

Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che passa sotto il vostro tetto –  diceva Anthelme Brillat Savarin. E questa felicità la potrete assaporare con tutti e cinque i sensi se deciderete di prenotare un tavolo da Burro Salato, così come abbiamo fatto noi. Tra l’altro è anche scritta, a chiare lettere, sul loro menù che propone piatti della cucina francese mescolati ad ingredienti del territorio lucano.

Interno Burro Salato Mater

Colori chiari, luci sospese, musica parisienne in sottofondo e un particolare senso di intimità. Ogni angolo è curato nei minimi particolari con stile ed eleganza. Si mangia tra vasetti di fiori freschi e il verde dell’edera rampicante che sembra invitare la natura a far parte degli interni. Inutile dire che già è entrato nella lista dei nostri posticini del cuore.

Per un attimo, per essendo nel centro di Matera, sarete catapultate in atmosfere romantiche che ricordano quelle parigine. Non c’è da stupirsi se guardando fuori dalla finestra vi sembrerà di vedere la Torre Eiffel specchiarsi lungo la Senna.

Isabella, avvocato, e Agostino, ex gioielliere con la passione per la cucina, sono i padroni di casa di questo adorabile bistrot in via Rocco Scotellaro a due passi dalla Cattedrale barocca di San Francesco.

“Siamo innamorati della Francia. Una terra che conosciamo benissimo perché a Parigi vivono il fratello e la moglie di mio marito. Da tempo avevamo un sogno nel cassetto: quello di aprire un ristorante che ci riportasse alle atmosfere sognanti delle maison di campagna. Mio marito, Agostino, stanco del suo lavoro di gioielliere, decide così un bel giorno di seguire la sua grande passione. Così s’iscrive ad una scuola di alta gastronomia francese a Parigi.”

Il piatto tipico sono le Gallettes. Si tratta di sfoglie realizzate con farina di grano saraceno, acqua e sale. Quindi sono perfette per gli intolleranti al glutine.

Volete qualche nome? Et voilà… la Gallette Complète che è la tipica bretone con Emmentale fuso, uovo occhio di bue e prosciutto cotto di Norcia (perché i loro prosciutti sono solo di Norcia). La Galette ai formaggi francesi e funghi champigon, la Galette al salmone affumicato o quella al tartufo nero con uovo strapazzato e aromatizzato. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Una più buona dell’altra.Dovete solo provarle. Accompagnatele al Sidro di mele così come vuole la tradizione bretone.

La nostra preferita? E’ la Gallette con la salsiccia pezzente (presidio Slow Food di Giovanni Ciliberti) con funghi cardoncelli, pecorino canestrato e peperone crusco. Noi la ordiniamo sempre e non ci delude mai!

Buonissime anche la quiche Lorraine e quella al porro. E ora che arrivano i primi freddi potrete riscaldarvi anche con una gustosissima soupe à l’oignon. Noi non vediamo l’ora!!! Così come è possibile trovare una vasta scelta di formaggi senza lattosio nostrani e made in France.

Ricca anche la carta dei vini. Presenti quelli del territorio con qualche fuga in Puglia e in Francia. Potrete scegliere tra rosati, bianchi, rossi ma anche vini da dessert francesi.

Ed ecco arrivare il carrello dei dessert. Dolci tentazioni alle quali è impossibile resistere. E che ogni volta mi fanno sospirare: “Amen, domani correrò qualche km di più!”

Dalle crêpes dolci al gelato di pistacchio e crema Chantilly con all’interno una bacca di vaniglia del Madagascar che vi si scioglierà in bocca. Dai mega Macaroon al caffè ripieni di mascarpone fino ad arrivare alla torta Charlotte o la millefoglie di vaniglia.

Forse la cintura inizierà a stringervi in vita, ma dopo una cena così vi sentirete in pace con il mondo. E uscire da qui sarò solo un dispiacere. Così guardando l’insegna di Burro Salato non potrete far altro che esclamare: Au revoir, mon chérie!

 

CONTATTI

Burro Salato
Crepes et Galettes
Via Rocco Scotellaro, 7
75100 Matera MT
burrosalato.mt@gmail.com
Tel. 0835 240469
Cell. 348 5837347
Ig @burrosalato_crepes_et_galettes
Fb Burrosalato Crepes Et Galettes

STANO Cucina casereccia

STANO Cucina casereccia

Quando ci chiedono consigli per mangiare piatti tipici materani noi pensiamo subito a Stano che nonostante il tempo che passa e le tendenze del momento resta uno dei migliori ristoranti in città. E il fatto che nel 2015 abbia vinto il contest di cucina di Alessandro Borghesesu Sky, ne è la prova provata!
L’ambiente caldo e accogliente con le volte a botte, i candidi tovagliati e la pavimentazione a chianche ricavate da un’antica masseria, lo rende un posticino perfetto per una tranquilla serata con il vostro compagno o tra colleghe dove abbandonarsi al relax più totale.
Non a caso siamo venute qui per festeggiare il compleanno della nostra amica, Angela, assaporando le tante proposte culinarie ispirate alla tradizione locale e brindato con un buon calice di vino rosso.
Franco, chef e patron del locale, ci ha consigliato di iniziare con una serie di antipasti tipici. E noi lo stiamo ancora ringraziando per questo!
Abbiamo assaggiato delle vere e proprie squisitezze come i carciofi fritti, la salsiccia pezzente con crema di patate e le polpette di pane con sugo di pomodoro. Pure emozioni che il vostro palato non potrà dimenticare!
Standing ovation anche per gli Scialatielli con crema di Pistacchio tritato di Stigliano. Dopo non avrete più spazio nello stomaco per niente altro, tanto sono nutrienti. Praticamente un primo bomba ma vale la pena provarli almeno una volta nella vita!
“La cucina per me è passione. Non mi stanca mai. Mi emoziono quando preparo qualche piatto nuovo. Ho inventato proprio in questo momento (per dei signori che mi hanno chiesto: cosa ci proponi oggi?) Spaghetti al pecorino. Non bado mai ai tempi. Chi guarda l’orologio non ha passione.  Questo è un lavoro di sacrificio che ti ripaga con la soddisfazione e il sorriso dei clienti.  Chi lavora con passione non vuole sbagliare. Sono orgoglioso di quello che faccio. Non riuscirei ad immaginarmi in un altro contesto. Amo stare sempre in movimento tra pentole e fornelli.”
Se invece volete puntare dritto ai secondi non sbaglierete di sicuro ordinando la Pignata con verdure, salame, pecorino e pane raffermo servita in un caratteristico piatto di coccio. E il Marro, l’involtino di agnello ripieno con aglio, prezzemolo, patate e cipolle. Nota di merito per la cantina che vanta una sessantina di etichette di provenienza Lucana ma anche vini del Piemonte, Abruzzo e Sicilia.
Tantissime anche le specialità dolciarie presenti nel menù. Che cosa scegliere?
Oltre ai classici dessert vi suggeriamodi deliziarvi con qualcosa di tipico delle nostre parti come le Schiumette, piccole meringhe con un cuore di mandorla, da accompagnare al caffè o alla grappa. Oppure chiedete gli Sporcamuss. Il nome nel dialetto locale vuol dire “sporcaviso” perché quando si mangiano queste deliziose sfogliatine alla crema, si finisce inevitabilmente con il ritrovarsi il naso bianco dallo zucchero a velo di cui sono ricoperte…
Promosso a pieni voti!

CONTATTI
Stano Ristorante-Pizzeria
Via Santa Cesarea, 67/69
Tel: 0835/ 344101
Matera

SASSI E SCOGLI Sapore di mare

SASSI E SCOGLI Sapore di mare

Dove mangiare del pesce fresco a Matera?
Noi non abbiamo dubbi e quando la voglia di mare ci assale chiamiamo subito Anna e prenotiamo un tavolo da Sassi e Scogli.
Appena varcata la soglia d’ingresso del locale, il traffico e i rumori scompariranno come per incanto. Non vi sembrerà di essere in città, ma in un ristorantino sulla spiaggia accarezzati dal sole e cullati dal rumore delle onde.L’ambiente dai colori pastello è composto da due sale. Una più spaziosa per le grandi tavolate perfetta per pranzi di famiglia e ricorrenze varie. L’altra più piccola ma sempre accogliente e luminosa con grandi vetrate e cucina a vista.
Un consiglio? In estate chiedete di cenare al fresco sotto il porticato per una romantica serata a lume di candela.Ma ora veniamo alle proposte culinarie. Tantissime le specialità marinare presenti nel menù, accompagnate da vini bianchi della Basilicata come il greco Margherì.
Se amate gli antipasti potrete scegliere tra il carpaccio di pesce spada o il polpo bollito e condito con olio e prezzemolo. Buonissime anche le polpette di zucca e tonno rosso e il tortino di melanzane.Tra i primi vi consigliamo i cavatellini con vongole, vellutata di ceci e peperone crusco e gli spaghetti ai frutti di mare. Sentirete che profumino!

E veniamo ai secondi. Qui se la giocano la grigliata di pesce e la tagliata di tonno. Da provare anche la croccantissima frittura di calamari e gamberi.
“Oltre alla cucina di mare preparo anche piatti di terra come le orecchiette con le rape o piatti a base di carne. Per me la cucina ha il profumo dei ricordi. Del sole e del mare. Del riso, patate e cozze che preparava la mia mamma la domenica e dei mitili crudi che ci serviva come antipasti.Lavoro come chef da oltre vent’anni. Fa parte della mia vita. Mi diverto a sperimentare sempre nuove portate che faccio assaggiare anche ai miei collaboratori. Utilizzo solo ingredienti di qualità e freschissimi”.
Dulcis in fundo…ecco comparire il carrello delle meraviglie. Un tripudio di coccole al sapore di zucchero. Impossibile tirarsi indietro di fronte ad una goduriosa torta al cioccolato. O non affondare il cucchiaio in quella di ricotta con crema di nocciole e marmellata di albicocche… senza fare a pugni con i sensi di colpa!
Se invece avete voglia di qualcosa di fresco, oltre al classico sorbetto chiedete di assaggiare i Fruttini. Si tratta di prodotti tipici lucani. Al gusto di fragola, limone e mandarino. Che delizia!
E ricordate di dire che vi manda Matera secrets…caffè e ammazzacaffè saranno offerti dalla casa! 😉

Contatti:

Sassi & Scogli Ristorante
Via Spine Bianche, 22
Matera ( angolo Via Cavalieri di Vittorio Veneto)
Tel: 0835 1652487
anna@sassiescogli.it
Fb: Sassi&Scogli
www.sassiescogli.it

TRATTORIA LUCANA La Basilicata nel piatto

TRATTORIA LUCANA La Basilicata nel piatto

È una delle domande che ci fanno più spesso: dove possiamo mangiare materano tipico? Ecco, questo locale è il focolare che stavate cercando.

Spingete la porta a vetri della “La Trattoria Lucana” e verrete catapultati in un mondo che rappresenta un pezzo di storia della nostra città. Se siete una vera materana, questo posto già lo conoscete. Se volete diventarlo, segnatelo subito in agenda e frequentatelo finché non sarete delle habitué.
Narrano le cronache che sia aperto al pubblico sin dal 1910. Qualcosa vorrà pur dire, no?Dalla cialledda alla crapiata, dal ragù alla pignata, fino all’agnello in tortiera; qui troverete la sintesi ben fatta della gastronomia tipica lucana.

Pensate che a questi tavoli si sono sedutipersonaggi celebri come Francis Ford Coppola, Mel Gibson, Monica Bellucci,Bobby Solo. E ultimamentehanno trovato ristoro anche Alberto Angela e l’attore Claudio Santamaria. Volete mancare proprio voi? 😉Un posticino a conduzione familiare che noi scegliamo ogni qual volta il desiderio di qualcosa di naturale e ben preparato ci assale. Consigliatissimo soprattutto per gli stranieri che qui troveranno l’autenticità della cucina di una volta, e non la fotocopia di un menù da turisti.
Ai fornelli c’è Gigi, chef e titolare, insieme alle figlie, Marta e Michaela, e alla moglie Domenica.
“Sin da piccolo amavo affiancarmi alla mia mamma che preparava tanti piatti gustosi. Ricordo ancora il profumo del ragù che cucinava al mattino presto quando ancora tutti dormivano. La mia passione per il cibo è nata da lì”.
“Per me la cucina è magia. È amore, passione e fantasia. È un’arte. È come avere una bacchetta magica in mano. Per questo voglio che chi viene qui si senta come a casa”.

E infatti, dopo aver assaggiato le sue portate, lasciare questo posto sarà solo un dispiacere. Ne sa qualcosa Mel Gibson, un vero buongustaio. Pare, infatti, che il divo americano, duranteleriprese del film “The Passion”, fosse un assiduo frequentatore di questa Trattoria.
Una curiosità? Il suo piatto preferito erano le Fettuccine alla campagnola con una base di purè di fave, funghi cardoncelli, pomodorino, rucola ed erba cipollina. Invece, in cima alle preferenze di Monica Bellucci: le orecchiette con cime di rapa.Altre squisitezze da provaresono i dolci. Degno coronamento di fine pasto. Noi amiamo la Strozzata, pasticciotti secchi con mandorle e albume d’uovo,ma voi scegliete serenamente dal menù e non sarete deluse. Accompagnateli con il loro rosolio. Coloratissimi liquori,in piccole bottiglie di vetro,che sembrano quasi delle pozioni magiche. Chiedete di assaggiare il Principe Azzurro o Il Perfetto amore. Non siete tipi romantici? Allora provate la Strega Caffè. Ma attenzione, danno assuefazione…  😉

TRATTORIA LUCANA
Via Lucana, 48
Matera
Tel: 0835/336117

CASTELMEZZANO La perla delle Dolomiti lucane

CASTELMEZZANO La perla delle Dolomiti lucane

Castelmezzano è un piccolo gioiello delle Dolomiti lucane. Bella da lasciare senza fiato con le sue casette colorate e protetta da giganti di roccia che sembrano antiche sentinelle pronte a vegliare sulla pace e sulla tranquillità di questo pittoresco comune della provincia di Potenza.

D’inverno Castelmezzano profuma di legna di quercia e di cedro che arde dai comignoli. Ha l’aria frizzante di un cielo azzurro che si alterna a nuvoloni improvvisi di temporale.
Ti abbraccia come una morbida coperta di lana. Ha la gentilezza della signora del bar del paese che ti offre una tazza di caffè caldo  e ti accoglie come un’amica di sempre.
È il posto perfetto dove poter trovare un rifugio accogliente lontano dallo stress e dalla frenesia in cui molto spesso le grandi città ci costringono.
Castelmezzano ti entra nel cuore. Non a caso è stato proclamato uno dei borghi più belli d’Italia. E se ancora non lo conoscete, avete il dovere morale di andarci.Allontanate gli occhi dal vostro smarthphone e ammirate gli splendidi colori del fogliage che in questa stagione sapranno davvero sorprendervi. Una tavolozza di ocra, verde, bruno e purpureo dipingono la natura di questo luogo romito quasi sorpreso di sentirsi ammirato.Castelmezzano si visita tranquillamente a piedi, ma c’è da scarpinare però. Quindi vi raccomandiamo scarpe comode! Passeggiando per le vie del paese è facile fermarsi all’improvviso colpiti da uno scorcio che sembra quasi uscito da una fiaba dei fratelli Grimm. Le scale ripide, che si aprono tra i vicoli, invitano a salire alle vette sovrastanti per godere dei meravigliosi panorami. Riempite lo sguardo di tanta bellezza autentica osservando i gerani in fiore che decorano finestre e balconi o i tralci di vite che si arrampicano sulle pareti. Se poi volete immergervi a pieno nella tradizione enogastonomica lucana fermatevi alle numerose bancarelle, che sbucano come funghi per le strade, e chiedete di assaggiare sua maestà il Provolone impiccato. Chiamato così perchè il malcapitato formaggio viene legato all’estremità con una corda per poi salire al patibolo sulle piastre bollenti. Con il calore il caciocavallo si scioglierà e finirà spalmato dritto-dritto sulla vostra fetta di pane abbrustolito.
Vi è venuta fame, dite la verità? 😉

Tra i dolci tipici, invece, non perdetevi le Crostole, bagnate con miele e origano. La tradizione, nata nell’800, narra che durante i matrimoni si offrivano le Crostole a tutti gli invitati. Tradizione che pare continuare ancora oggi. Buonissime…noi, da vere golosone, ne abbiamo portato a casa un vassoio intero!
Piazza Caiazzo è il cuore della vita cittadina. Qui si erge la chiesa madre di S. Maria dell’Olmo con la sua bella facciata in stile romanico. Al centro una piccola nicchia ospita l’affresco di San Rocco protettore del paese. Tra i palazzi degni di nota vi segnaliamo: Palazzo Ducale, appartenuto alla famiglia dei De Lerma, ultimi signori di Castelmezzano, e Palazzo Coiro con il suo imponente portale in pietra locale. Databile XIX secolo.Percorrendo la strada principale, raggiungerete i ruderi del castello di epoca normanna. Armatevi di buona volontà e salite fino in cima alle scale. Ci sarà da faticare un po’, e magari vi verrà anche il fiatone, ma dopo sarete ripagati da una vista spettacolare e vi sembrerà di toccare il cielo con un dito!
Ancora oggi sono visibili una parte del muro di cinta, una cisterna per la raccolta delle acque meteoritiche e la lunga e ripida scalinata scavata nella roccia che conduce ad un probabile posto di vedetta da dove era possibile sorvegliare la sottostante vallata del fiume Basento.Tutto questo movimento vi ha messo un certo appetito? Fate una pausa alla Trattoria da Spadino. Sedie in legno, tovaglie quadrettate bianche e rosse rendono l’ambiente davvero rassicurante. Perfetto per rilassarsi e fare quattro chiacchiere gustando piatti genuini. Noi abbiamo ordinato gli Strascinati con funghi cardoncelli, una bella grigliata di carne e brindato con un bicchiere di vino rosso!Sappiate che vicino Castelmezzano c’è un altro bellissimo borgo da visitare: Pietrapertosa. Come raggiungerlo?Ai visitatori più tranquilli consigliamo di attraversare il ponte di pietra, di epoca romana, dal quale potrete ammirare tutta la vallata.
Se invece siete spericolati e amate le emozioni forti (ma soprattutto non soffrite di vertigini!!!)  potrete lanciarvi nel: Volo dell’Angelo. Imbracati, in tutta sicurezza, e agganciati ad un cavo di acciaio, ad un altezza di 1019 mt,  potrete provare per qualche minuto l’ebrezza del volo godendo dello splendido panorama sottostante. Il tutto da un punto di vista davvero privilegiato di cui possono godere solo le creature alate. Sarà sicuramente un’avventura fantastica, unica in Italia e nel mondo per la bellezza del paesaggio e per l’altezza massima di sorvolo.
A voi la scelta! Ma sappiate che se optate per quest’ultimo dovete tener presente che si svolge solo nel periodo estivo tra Giugno e Settembre.
Che dite? Vi abbiamo convinte a partire? A Castelmezzano ospitalità, sorrisi e cortesia sono di casa! 😉

DOVE DORMIRE:
B&b Al cuore del Borgo
Cell: 3208696246

ANTICA FORNERIA DI NONNA SESELLA I sapori della tradizione

ANTICA FORNERIA DI NONNA SESELLA  I sapori della tradizione

Confesso che mi ha sempre divertita mettermi a pasticciare ai fornelli e quando ho un po’ di tempo amo sperimentare nuove ricette scovate sul web. Ma tra i mille impegni di ogni giorno non sempre mi è possibile. Ventiquattrore non bastano mai anche se ce la mettiamo proprio tutta ad incastrare: lavoro, casa, marito, bambini, commissioni varie, appuntamenti, corso di inglese, pilates e quel famoso caffè con quell’amica che non vediamo da una vita ma che puntualmente rimandiamo. La verità è che di ore ne servirebbero almeno quarantotto per riuscire a far tutto senza collezionare sensi di colpa! Non è vero??!! Siate sincere! Così anche quelle famose ricette che dovevo provare rimanevano in stand-by e nel piatto finiva sempre la solita minestra.

Ma da quando ho scoperto, Sesella, la mia vita è cambiata. Posso finalmente dire di aver svoltato. Porto a tavola solo piatti da Wow!…l’hai fatto tu?!!! Come la gustosissima parmigiana o le buonissime orecchiette con il ragù.Per cui nelle giornate super incasinate o ogni qual volta in testa vi ronzerà  questo pensiero: e oggi, che cosa preparo? Non affannatevi.
Non fate le wonder- woman. Ricordate solo questo nome: S E – S E – L L A.

L’antica forneria di nonna Sesella è un take-away con piatti tipici della tradizione lucana da gustare direttamente li, per un pranzo smart o da asporto. Qui tutto sa di casa, di cibi buoni e genuini, di pane appena sfornato. Dietro al progetto Nicola, la sua famiglia e un antico ricettario dove nonna Francesca, detta Sesella dai nipoti, annotava tutte le sue prelibatezze. Una cucina alla quale, ancora oggi, tutta la famiglia è rimasta fedele e che profuma di ricordi: di pranzi domenicali, di grandi e piccini riuniti attorno ad un tavolo, di allegria, di chiacchiere, di spensieratezza, di calore, di casa ma soprattutto delle cose preparate con amore amore dalla nonna Francesca.

Imbattibile la sua parmigiana, inutile provare a farne una più buona! O la focaccia di semola, rimacinata di grano duro, 100% lucana e condita con patate e pomodorini. O la Stirata, una pizza digeribilissima, con farina di tipo 1 macinata a pietra.

E che dire dei dolci? Un tripudio di torte e crostate fatte in casa. Chiedete di assaggiare il Calzoncello, un buonissimo biscotto ripieno di marmellata. Vi leccherete i baffi! 😉

Ma prima di uscire, da questo delizioso forno provenzale, non dimenticate di fare scorta di prodotti tipici lucani come taralli, biscotti, pasta. Tutti con l’antico marchio di fabbrica nonna Sesella.
Ora ditemi, poteva Matera Secrets non condividere questo indirizzo con voi?

CONTATTI
SESELLA
Via TOMMASO  STIGLIANI,82
MATERA (MT) CAP 75100
www.nonnasesella.it
Fb anticaricettadinonnasesella
Tel +39 0835331474

MONSU’ – Colto e mangiato

MONSU’ – Colto e mangiato

Vi è mai capitato di innamorarvi di un locale a prima vista? A me è successo proprio così con “Monsù”, allegro bistrot nel centro di Matera.

Ci passavo di fronte tante volte, ne ammiravo l’arredo attraverso la porta a vetri, lo tenevo a mente, ma poi presa da mille impegni non riuscivo mai a capitare. Finchè una sera, mentre ero in giro con amiche, mi decisi a provarlo. Originale il concept design, sembra quasi di entrare in un localino milanese, dove il colore è il protagonista assoluto: dalle lampade in terracotta smaltata di Grottaglie al verde intenso delle pareti. Il lungo specchio nel quale si riflettono le luci contribuisce poi a dilatare l’ambiente, creando un effetto ottico di profondità spaziale. Particolare il muretto con le piantine appese che sembra invitare la natura a far parte dell’interno.

Il locale sorge sulle ceneri di un’edicola storica della città (Pizzilli), di cui rimane ora solo l’originale pavimento in graniglia a motivi floreali. Qui tutto è realizzato dalle mani di sapienti artigiani come testimoniano l’insegna in vetro e la seduta lignea che ricorda le panchine della stazione ferroviaria.

 

“Già, ma cosa vuol dire Monsù?”  me lo spiega Vittoria, la proprietaria, una bella signora bionda con due grandi occhi azzurri, “Fino agli anni’40 a Matera c’era l’abitudine nelle famiglie aristocratiche di tenere a servizio nelle proprie case un Monsù, ovvero uno chef di origine francese”.

E infatti, a ben riflettere, il nome deriva da “Monsieur” che significa appunto “Signore”. “Ca va sans dire…”  Un posticino perfetto per un aperitivo o per un pranzo veloce, in pieno street food, con tanto di birra artigianale e  “Lucanini”, panini gurmet che sono un vero e proprio viaggio nel gusto. Non mi credete? E allora provate quello con crema di Lampascioni (cipollotti selvatici), quello con crema di pistacchi di Stigliano oppure il panino con i fichi secchi di Miglionico. E che dire del “ Pane e Frittata della mamma di Rocco Papaleo“? Un must in casa Monsù!!!

Tutti prodotti d’eccellenza acquistabili direttamente nel bistrot che ha il sapore un po’ della salumeria e un po’ delle botteghe di una volta. Marmellate, sciroppi di mirtilli, pasta, legumi, vini (da quelli nostrani a quelli del Trentino) e poi, ancora, vasetti di miele e tanto olio dal classico a quello aromatizzato all’arancia, al timo, al bergamotto e perfino al tartufo!

“Noi abbiamo un’azienda, vicino Montescaglioso, dove le materie prime vengono raccolte e portate sulla tavola” afferma con orgoglio Vittoria. Tutti a tavola da Monsù allora…nel vostro piatto solo cibo genuino, rigorosamente a km zero …colto e mangiato! 😉

CONTATTI

BISTROT Monsù
Via del Corso, 16 Matera
monsumatera@gmail.com
Cell +39 3438603393